Finalmente corono il sogno di visitare l’Australia, questa paese tanto lontano, simbolo di libertà e grandi spazi.

Il mio viaggio inizia nello stato del Victoria, a Melbourne.

Subito si percepisce che è una città frizzante e multiculturale, dai vicoli vivaci, i numerosi ristoranti delle più svariate cucine, tantissimi bar e caffè, innumerevoli eventi sportivi ed intellettuali, tanto da renderla capitale culturale dell’Australia.

Melbourne è suddivisa in tanti quartieri dagli animi più diversi: Fitzroy è quello più alla moda, a St. Kilda si trova la spiaggia più bella della città dove poter assaggiare ottimi frutti di mare.

Federation Square è l’esclusivo quartiere culturale, fulcro più vitale della città, dove poco distante si trova la cattedrale di St. Patrick.

Qui Chinatown è uno dei quartieri cinesi più antichi del mondo, i cui ingressi sono segnati da cinque portoni imponenti.

A Southbank, sullo Yarra River, sorge il quartiere artistico più importante. 

Da Melbourne porto per un’escursione in giornata alla Great Ocean Road, una delle strade costiere più spettacolare del mondo fino ad arrivare ai 12 Apostoli, formazioni di roccia che emergono maestose dall’oceano.

La mia seconda tappa è Sydney, nel New South Wales. 

La città è sofisticata e incantevole con tutte le sue diversità. Subito raggiungo Bondi Beach, la spiaggia australiana più famosa. Le altre icone, non solo di Sydney ma dell’Australia, sono l’Harbour Bridge (dove volendo si può fare climbing ma non sono così coraggiosa) e l’Opera House, ammirabili anche con un giro in barca nella baia.

Visito The Rocks, uno dei quartieri più antichi, e la piacevole e rilassante Manly sull’oceano, il centro città con i suoi edifici in stile vittoriano.

Il mio hotel si affaccia sull’amatissimo Hyde Park, uno dei tanti grandi spazi verdi.

Sydney sembra quasi coccolare ogni suo visitatore, come gli stessi abitanti sempre disponibili ed ospitali.

Lascio il sud per raggiungere il Red Centre nel Northern Territory, atterro ad Ayers Rock.

Rimango immediatamente colpita ed affascinata dal colore rosso della terra tipico dell’Outback. Sorseggiando champagne ammiro Uluru, che già alla sua comparsa in lontananza lascia senza fiato. Proseguo la serata memorabile con una cena “Sound of Silence” sotto le stelle nel deserto.

Il giorno seguente partecipo ad un trekking nel Kings Canyon, immergendomi così nel meraviglioso panorama che mi circonda.

Giungo ad Alice Springs, dove meglio si può scoprire la cultura aborigena, noleggio poi una bici, incontrando lungo il mio percorso numerosi canguri!

Il viaggio prosegue nel Queensland, atterro a Cairns e da qui inizia un lungo e sorprendente percorso in auto lungo la costa.

Non posso certo perdermi un’escursione in barca sulla Grande Barriera Corallina, indugiando sull’isolotto di Michaelmas Cay.

Passando da Townsville arrivo ad Airlie Beach, una carinissima e tranquilla località da dove raggiungerò l’indimenticabile ed agognata Whitehaven Beach nelle Whitsundays.

Faccio tappa ad Agnes Water, sconosciuta ma deliziosa, nella pace più assoluta.

Proseguo fino a Noosa, elegante cittadina considerata la perla della costa.

Arrivo infine a Brisbane, dopo circa 1700Km, la capitale dello “stato del sole”. E’ una città eclettica, ricca di attività, sofisticata e bohémien dal clima ideale, situata lungo il Brisbane River, le cui anse ne suddivide i vari sobborghi.

Purtroppo è arrivato il momento di rilasciare l’auto e salire sul volo di rientro, dopo tre settimane, passando da uno stato all’altro, a volte non con abbastanza tempo, ma sufficiente per amare questa terra dove la natura è ancora la regina indiscussa, vivendo esperienze uniche, godendo dei paesaggi, l’oceano, la cultura, le città e molto anche della cucina.

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